Come ogni capo di abbigliamento tecnico, anche le calzature da neve quali i doposci necessitano di cure e un’adeguata manutenzione in modo tale da preservare integra la struttura nel tempo.
Lavare i doposci, specie se vengono utilizzati molto di frequente, è una vera e propria necessità: se all’esterno il tessuto tecnico, così come la vera pelle, possono facilmente sporcarsi ad esempio di fango, l’interno può rappresentare un facile veicolo di batteri, terreno fertile per la formazione di cattivi odori e muffe: cosa c’è di peggio di una calzatura maleodorante?
Il lavaggio dei doposci è dunque possibile adottando alcuni semplici accorgimenti utili. Evitare di commettere errori, spesso piuttosto comuni, assicura lunga vita ai doposci che in questo modo possono mantenere le proprie caratteristiche inalterate nel tempo. Ecco come fare.
Come si lavano i doposci
Come lavare i doposci senza rischiare di pregiudicarne l’integrità? Prima di procedere col lavaggio è necessario prestare particolare attenzione ai materiali con i quali sono realizzate le calzature da neve.
Mentre tessuti tecnici quali il nylon o la pelle sintetica in poliuretano possono essere lavati in lavatrice purché a basse temperature, vera pelle e pelle nabuk necessitano invece di trattamenti differenti quali il lavaggio a secco e l’utilizzo di bicarbonato o prodotti specifici in grado di igienizzare e sanificare anche l’interno della calzatura.
Ecco 5 dritte da seguire per evitare gli errori più comuni, evitando il rischio di compromettere i doposci.
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Leggere attentamente l’etichetta dei doposci
Prima di lavare i doposci, è importante verificare opportunamente le indicazioni di lavaggio, in genere poste sulla linguetta della calzatura o all’interno della soletta: sono infatti riportati tutti i simboli utili a comprendere se la calzatura possa essere o meno lavata in lavatrice e, nel caso, a quale temperatura, così come se è invece consigliato il lavaggio a secco o piuttosto una detersione superficiale, semplicemente con un panno umido.
Osservare quanto indicato riduce il rischio di effettuare un lavaggio eccessivamente aggressivo che potrebbe compromettere non solo l’integrità del materiale ma anche la stessa vestibilità del doposci, costringendoci inevitabilmente a sostituire il nostro paio di doposci con uno nuovo.
Preparare i doposci al lavaggio
Un’ulteriore operazione preliminare, necessaria prima di effettuare il lavaggio, consiste nel preparare adeguatamente i doposci: occorre infatti rimuovere lacci e solette, avendo cura di eliminare, quantomeno parzialmente, eventuali tracce di fango superficiali, avvalendosi di un vecchio spazzolino o di un panno leggermente inumidito.
Tale azione permette di massimizzare l’efficacia del successivo lavaggio in lavatrice che, seppur a basse temperature, eliminerà più facilmente ogni traccia di sporco, rendendo i doposci come nuovi.
Qualora invece i doposci non possano essere introdotti in lavatrice, complice un materiale delicato quale la vera pelle, sarà sufficiente detergere con acqua tiepida e un panno umido la superficie esterna o utilizzare, in alternativa, prodotti specifici normalmente commercializzati.
L’interno può invece essere sanificato introducendo abbondante bicarbonato, lasciato agire per qualche ora prima della rimozione: il relativo utilizzo non solo elimina i cattivi odori ma svolge un’elevata azione antibatterica e antimicrobica, rispettando il tessuto e i materiali interni.
Accorgimenti da adottare prima di introdurre i doposci in lavatrice
Porre in lavatrice i doposci può provocare non solo un notevole rumore, ma anche e soprattutto accentuare il rischio di deteriorarli più facilmente, questo a causa delle sollecitazioni date dal lavaggio e, in particolare, dalla centrifuga.
Ovviare a tale problema è piuttosto semplice: occorre introdurre le calzature all’interno di un’apposita sacca o, in alternativa, di una semplice federa per cuscino.
In questo modo, i doposci e le relative componenti metalliche non rischieranno di deteriorarsi o rompersi durante la rotazione del cestello.
Se si desidera adottare un’accortezza in più, introdurre all’interno della lavatrice anche un paio di asciugamani può rappresentare un’ottima soluzione: assorbiranno gli urti, rendendo il lavaggio decisamente soft.
Selezionare correttamente il programma di lavaggio
Fondamentale per la corretta manutenzione dei doposci è la scelta del programma di lavaggio più indicata: meglio prediligere basse temperature, selezionando un numero di giri ridotto specie durante la centrifuga, la fase proverbialmente più aggressiva dell’intero ciclo.
L’etichetta dei doposci permette di fugare ogni dubbio circa la resistenza del materiale ma, qualora le indicazioni proposte risultassero approssimative, la delicatezza vince su tutto.
Meglio quindi prediligere lavaggi brevi, in acqua fredda o a una temperatura massima di 30° gradi, sempre affidandosi a detergenti e igienizzanti delicati, in modo tale da scongiurare il rischio di rovinare inevitabilmente le calzature tecniche, rendendole inutilizzabili.
Come asciugare i doposci
Anche asciugare i doposci, al pari del lavaggio stesso, è un’operazione che richiede particolare cura e attenzione: assolutamente da evitare sono infatti le elevate temperature date, ad esempio, dall’utilizzo improprio di un asciugacapelli.
È preferibile porre i doposci in un ambiente naturalmente ben ventilato, lontano da fonti di calore, o meglio ancora all’aperto, in modo tale che sia l’aria o una leggera brezza a fare il proprio corso senza affrettare i tempi.
Questo permette di rimuovere ogni traccia di umidità dalla calzatura tecnica, preservandola dalla formazione di batteri e muffe. Solo così i doposci manterranno inalterate nel tempo le proprie caratteristiche, consentendo performance ottimali.
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