La manutenzione necessaria alle bici elettriche con pedalata assistita risulta particolarmente importante, al pari delle attenzioni che richiede una comune bicicletta muscolare: prendersene cura permette, infatti, di mantenere il velocipede nelle migliori condizioni, preservandone a lungo efficienza, caratteristiche e funzionalità originarie.
Oltre a un’accurata pulizia e alla corretta lubrificazione della catena, operazioni necessarie per qualunque bicicletta, l’e-bike richiede particolari accortezze anche per quanto concerne la batteria e il motore elettrico, riservando un occhio ancor più attento alla trasmissione, componente che contribuisce a determinarne il movimento.
Come conservare la batteria? Come preservare il motore dalla normale usura in maniera ottimale? Ecco alcuni consigli utili per mantenere nel tempo l’autonomia e l’integrità della bici elettrica.
Leggi anche: Ecco come funzionano le bici elettriche
Manutenzione della bici elettrica
Il lavaggio e la pulizia compaiono tra le azioni principali quando si parla di manutenzione della bici elettrica con pedalata assistita. Eliminando ogni traccia di sporco, ad esempio dopo aver percorso un tracciato off road o aver utilizzato il velocipede in spiaggia a contatto con sole e salsedine, o ancora sotto la pioggia, è possibile proteggere il telaio evitando di pregiudicare col tempo l’integrità della verniciatura.
Occorre, tuttavia, prestare sempre attenzione a non bagnare eccessivamente la batteria, avendo cura di ripulirla semplicemente con un panno umido, e al computer di bordo che, se a contatto con l’acqua, potrebbe inevitabilmente smettere di funzionare in modo corretto, indicando dati di viaggio incoerenti.
Sebbene la bici elettrica con pedalata assistita sia stata progettata originariamente con l’intento di gestire la spinta propulsiva generata dal motore, è comunque opportuno prestare particolare attenzione anche per la trasmissione, composta dalla catena e dai pignoni.
La presenza del motore elettrico incrementa infatti la potenza esercitata sulla catena dai pedali e, quindi, sull’intero sistema di trasmissione: diviene pertanto fondamentale che, sia la catena stessa che i pignoni, appaiano sempre correttamente lubrificati e puliti, in particolare dopo aver percorso tracciati off road.
È pertanto possibile procedere nello stesso modo in cui in genere viene praticata la normale manutenzione della trasmissione in una bici muscolare.
A cambiare è dunque solo la frequenza con la quale è necessario effettuarla, con un unico suggerimento: evitare sempre il gocciolamento dell’olio sul motore.
Meglio applicarlo solo dove la catena è in grado di scorrere liberamente, procedendo dall’alto verso il basso, e avendo cura di asciugare eventuali residui per mezzo di un panno pulito.
È esattamente la cura della batteria, così come del motore, a fare la differenza nella corretta manutenzione dell’e-bike. L’accumulatore, di solito, non teme l’acqua, ed è per questo che una bici elettrica con pedalata assistita può comunque essere usata anche in una giornata di pioggia.
Tuttavia, è importante e preferibile “disconnetterlo” dai propri connettori qualora si decida di lavare l’e-bike, evitando sempre di dirigere il getto d’acqua in maniera diretta sulla superficie dell’accumulatore e pulendolo semplicemente con un panno unico e un detergente specifico.
Qualora si verifichino malfunzionamenti a carico del motore o della batteria, è utile rivolgersi a un centro di assistenza autorizzato: trattandosi infatti di dispositivi specifici e tecnologicamente avanzati, possono richiedere particolari sistemi di diagnostica.
In questo modo, è possibile evitare la perdita della garanzia del produttore che, in genere, copre eventuali vizi e difetti, riducendo il rischio di dover affrontare notevoli spese.
Conservazione e ricarica della batteria dell’e-bike
Conservare e ricaricare la batteria della bici elettrica con pedalata assistita è relativamente semplice: poche e semplici operazioni possono preservarne a lungo l’autonomia, garantendo lunghe percorrenze e un numero di cicli di ricarica ottimale.
Qualora la bici elettrica non venga utilizzata per tempistiche prolungate nel tempo, è sempre consigliato sconnettere la batteria, conservandola in un luogo preferibilmente asciutto e a temperatura ambiente, con un livello di carica mai inferiore al 30% né superiore al 60%.
Una batteria completamente scarica per lungo tempo, così come completamente carica, potrebbe irrimediabilmente danneggiarsi, e costringere il proprietario della bici a una rapida sostituzione.
Occorre poi tenere presente che l’utilizzo di funzionalità presenti nelle e-bike di ultima generazione, quali ad esempio il Turbo, garantiscono elevate prestazioni ma possono al contempo ridurre il ciclo di vita della batteria fino al 50%.
Fondamentale dunque, quando possibile, ridurre i consumi energetici, utilizzando la bici elettrica preferibilmente su tracciati pianeggianti e lineari, limitando l’off road a modelli concepiti per affrontare percorsi prevalentemente aggressivi, quali ad esempio le diffuse mountain bike elettriche.
In ultimo, ma non meno importante, l’utilizzo di alimentatori ufficiali e omologati per la ricarica di bici elettriche. Questi, in genere, sono dotati di sensori in grado di disattivare l’alimentazione di energia elettrica una volta che il ciclo di ricarica risulta completato.
Una manutenzione della batteria così come della bici elettrica nella sua interezza, effettuata nel modo corretto, garantisce lunga vita al velocipede, riducendo sensibilmente il rischio di dover ricorrere a interventi di sostituzione della componentistica, dal costo sovente non irrilevante.
Come si è soliti dire in questi casi, prevenire è sempre meglio che curare.
Leggi anche: E-bike e sicurezza: come non farsi rubare la bici elettrica