Ecco ciò di cui dovresti tener conto nella scelta degli attacchi per i tuoi sci
Gli attacchi degli sci sono una componente spesso sottovalutata da chi è alle prime armi, ma in realtà una giusta considerazione del loro ruolo e della loro importanza è fondamentale per consentirti di sciare in totale sicurezza e comfort.
La loro funzione, infatti, è quella di tenere i tuoi piedi saldamente fissati sugli sci per garantirti buone performance e il massimo divertimento, e di liberarli in determinate situazioni in modo da non rischiare lesioni articolari e infortuni.
Se vuoi evitare di sbagliare e di dover cambiare attacchi dopo la prima sciata, ti consigliamo di leggere questa breve guida, in cui riceverai alcuni suggerimenti preziosi per andare a colpo sicuro.
Esistono diverse tipologie di attacchi. Scegli sempre in base alla disciplina che intendi praticare
La maggior parte dei produttori di sci abbina a ogni modello un attacco specifico, specie negli sci da pista e in quelli All Mountain.
Ciò significa che su questi sci viene installata una piastra destinata al fissaggio di un attacco standard, prestabilito dall’azienda produttrice e ideale per questi modelli.
Per gli sci da freestyle e freeride, invece, il discorso cambia. Questi modelli non vengono venduti con il pacchetto completo, perché chi pratica queste specialità preferisce scegliere i migliori attacchi possibili in base alle proprie caratteristiche e al proprio stile di sciata.
Acquistando degli sci da pista potrai godere di grande versatilità. Le piastre montate sopra rendono la sciata molto fluida e agevole, specialmente in curva, e consentono di regolare la lunghezza d’attacco in maniera semplice. Il che è un vantaggio, se desideri prestare i tuoi sci a qualcuno.
Se sei alle prime armi dovresti scegliere un attacco abbastanza leggero e facilmente sganciabile, mentre se hai già una certa esperienza e vuoi maggiore precisione e grip, dovresti optare per attacchi più robusti e resistenti alle sollecitazioni.
Gli sci da freeride e da freestyle non sono dotati di piastra, ma necessitano di essere forati per l’installazione degli attacchi. Naturalmente, essendo fissi, questi attacchi non consentono grandi margini di regolazione; sono però molto leggeri e danno una sensazione di maggiore contatto con la neve.
Se invece il tuo obiettivo è praticare lo sci alpinismo, dovrai utilizzare un tipo di attacco specifico che si differenzia dagli altri specialmente perché fissa allo sci solo la punta del piede, lasciando libero il tallone.
Tra le varie tipologie di attacchi, c’è quella freeride
Come provvedere a una giusta regolazione degli attacchi
La regolazione degli attacchi è molto importante non solo per garantire una sciata comoda e piacevole, ma anche in ottica di sicurezza. In caso di caduta, infatti, la corretta regolazione degli attacchi fa la differenza, in quanto gli scarponi devono sganciarsi tempestivamente e in maniera agevole.
Affinché ciò accada, è importante tarare gli attacchi tenendo conto di parametri come:
- altezza;
- peso;
- età;
- lunghezza degli scarponi;
- livello di sciata.
L’unità di misura utilizzata per tarare gli attacchi da sci è il DIN, acronimo di Deutsches Institut für Normung.
Questo valore, espresso in una scala che va da 1 a 13, esprime la forza richiesta per attivare lo sganciamento dello scarpone, ed è in base ai parametri indicati sopra che dovrai impostare la calibratura adatta a te.
Gli attacchi infatti non dovranno essere tanto leggeri da sganciare gli scarponi quando non è necessario, ma neanche tanto duri da tenerli agganciati agli sci durante una caduta o una torsione esagerata del piede, perché in questo caso il rischio di infortunio sarebbe molto alto.
Oltre alla durezza, dovrai regolare la lunghezza dell’attacco in base alla misura degli scarponi. Una volta messa in posizione e fissata la punta sulla parte anteriore dell’attacco, dovrai fissare l’attacco posteriore.
Un’altra impostazione necessaria è quella che riguarda la compressione.
Regolare in maniera corretta questo parametro consente all’attacco di adeguarsi alla flessione dello sci durante le curve, e per impostarlo correttamente dovrai agire su delle levette: quella dell’attacco posteriore dev’essere posizionata al centro, mentre quella anteriore dev’essere regolata in avanti o all’indietro.
Con una buona manutenzione gli attacchi durano di più
La vita media di un paio di sci è decisamente inferiore rispetto a quella degli attacchi, fermo restando che a incidere su questo aspetto ci sono fattori come il tipo di utilizzo e la frequenza con cui pratichi questo sport.
Poiché l’attacco non è a contatto diretto con la neve subisce un’usura minore, ma questo non significa che lo si debba trascurare.
Una buona manutenzione è fondamentale per mantenere in ottimo stato gli attacchi e preservarne la durata e l’efficacia.
Aver cura di questi accessori non è un’operazione complicata. Ricorda sempre di eliminare la neve sia dalla parte anteriore che posteriore, prestando particolare attenzione alle parti metalliche. Eventuali residui di neve, infatti, daranno vita a due problemi:
- sciogliendosi, permetteranno infiltrazioni d’acqua e umidità che a lungo andare danneggeranno le componenti meccaniche;
- nell’immediato, c’è il rischio che le parti a contatto con la neve ghiaccino durante la notte e non svolgano la propria funzione in maniera appropriata il giorno dopo.
Provvedendo a una corretta pulizia dopo l’uso, e togliendo tensione alle molle durante il periodo d’inutilizzo, assicurerai una lunga vita ai tuoi attacchi.
In conclusione
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