Come è fatto uno sci? Ecco quali sono tutte le sue parti

Come è fatto uno sci? Ecco tutte le sue parti

La composizione di questi attrezzi spiegata in modo semplice

Andare a sciare senza sapere nemmeno com’è fatto uno sci è un po’ come fare una discesa libera con le bende agli occhi. (“Era da tanto che desideravo abbracciare quell’albero di pino!“)

Non conoscere le parti che compongono gli sci e le loro caratteristiche ti espone al rischio di comprare attrezzature inadatte, che potrebbero condizionare negativamente le tue sciate.

In questo articolo voglio spiegarti in maniera semplice come sono fatti gli sci.

Quali sono le parti dello sci e che funzione svolgono

Se pratichi sci o sci alpinismo da qualche tempo, è possibile che tu conosca (quantomeno a grandi linee) le parti principali che compongono le tavole. Se invece hai iniziato a coltivare in tempi recenti la passione per la montagna e per le attività sportive che vi si svolgono, probabilmente non hai ancora grandi conoscenze al riguardo.

In entrambi i casi, potresti avere la curiosità di sapere come è strutturato uno sci.

Parlare di questo strumento significa entrare in un mondo enorme, e per descriverlo in maniera completa sarebbe necessario un libro. Se però vogliamo limitarci a individuare gli elementi che compongono uno sci, possiamo essere molto sintetici. Osservandolo nella sua lunghezza, possiamo distinguere principalmente tre parti: una punta, una parte centrale e una coda.

Entrando più nello specifico, ognuna di queste parti ha un nome ben preciso. Quella anteriore, detta punta o spatola, è generalmente caratterizzata da un profilo allargato e curvo, spesso leggermente rialzato. La parte centrale invece, indubbiamente la più importante, viene chiamata ponte o pattino, e corrisponde con il punto in cui vengono fissati gli attacchi per gli scarponi.

Il ponte risulta essere più stretto non solo rispetto alla spatola, ma anche rispetto alla coda, ed è il punto di maggiore presa sul fondo nevoso. La coda è la sezione posteriore dello sci, e anch’essa è più larga della parte centrale.

La larghezza di coda e spatola rispetto al ponte è molto importante, dato che determina la sciancratura, ovvero la caratteristica tecnica che influisce sulla capacità di affrontare le curve.

Ma osserviamo ora lo sci nella sua struttura, e scopriamo quali sono i materiali che lo compongono.

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Come sono composti gli sci: i materiali principali

Originariamente, questi attrezzi erano realizzati interamente in legno. Da molti decenni, però, l’evoluzione degli sci ha portato a un assetto standard, che prevede l’utilizzo di materiali specifici per la composizione della loro struttura.

Il corpo dello sci, ovvero la parte interna che ne costituisce l’anima, solitamente ha per protagonista assoluto il legno. Questa parte ha l’importantissima funzione di garantire la giusta solidità e rigidità. Ma, come già detto, parafrasando le sacre scritture, non di solo legno vive uno sci.

Il profilo laterale delle tavole, ad esempio, è caratterizzato dalla presenza delle lamine, che sono in acciaio. La loro introduzione è un merito da attribuire a Howard Head (sì, il fondatore della nota marca di sci), che ebbe l’intuizione di applicare delle strisce metalliche ai suoi sci in legno, scoprendo come queste migliorassero il grip sulla neve. Le lamine, di fatto, sono un componente fondamentale degli sci.

La soletta, ovvero la parte inferiore che entra in contatto con il terreno, è costituita da materiali plastici, polietilene su tutti; ma hanno un ruolo decisivo anche i materiali che avvolgono l’anima, che possono essere fibra di carbonio, fibra di vetro, kevlar o Titanial.

Ma come vengono assemblati tutti questi strati e componenti?

Vediamo le due tecniche in uso.

Costruzione di uno sci: queste le tecniche utilizzate

Le modalità con cui vengono costruiti gli sci possono essere suddivise in due categorie:

  • la struttura cap;
  • la struttura a sandwich.

La struttura cap, o monoscocca, viene utilizzata nella realizzazione dei modelli più economici e destinati principalmente a sciatori principianti. Questa tecnica prevede una struttura a scatola in cui una sezione che funge da guscio, composta generalmente di fibre, viene riempita di materiali plastici (come ad esempio la schiuma poliuretanica).

Per gli sci di livello superiore, invece, si ricorre per lo più alla struttura a sandwich. In questa tecnica, i vari materiali vengono sovrapposti (proprio come gli ingredienti di un panino) e assemblati secondo un ordine ben preciso, in modo da garantire il giusto equilibrio tra rigidità e flessibilità. Decisiva, in questo senso, è la scelta dei materiali.

Ora che conosci le varie parti degli sci e il modo in cui essi vengono costruiti, quando avrai bisogno di due tavole nuove, potrai valutare molto meglio la scelta del modello giusto per te.

In conclusione

Scegliere gli sci perfetti per il tuo livello e per la tua corporatura potrebbe essere difficile.

Talvolta, anche conoscendo le parti che li compongono, possono sorgere dubbi, e la maggior parte dei negozi online non fornisce informazioni sufficienti a fugarli.

Sul nostro sito Botteroski.com, invece, le schede prodotto di sci, abbigliamento da sci e accessori vari sono complete e dettagliate, e potrai acquistare ciò che ti serve in totale serenità.

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