Le regole attuali sull’uso di questo dispositivo di protezione nei tracciati
Fare una discesa in pista senza casco da sci è un po’ come viaggiare in macchina senza cintura.
Anche se hai un’andatura lenta da turista, un comportamento irresponsabile da parte di un altro sciatore può causare un impatto e procurarti un danno al capo. Vuoi sapere in quali casi l’uso del casco in pista è obbligatorio e quali fattori dovresti considerare per decidere se usarlo anche quando non lo è?
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Casco da sci in pista: ecco la normativa aggiornata
Ci siamo: la stagione sciistica – seppur con diversi vincoli legati alla situazione pandemica – sta per avere inizio. Se sei un amante dello sci o dello snowboard o dello sci alpinismo, è probabile che tu abbia verificato attentamente quali regole si dovranno rispettare nei comprensori durante quella che dovrebbe essere (ce lo auguriamo tutti) la stagione della ripresa definitiva.
Attenzione, però. Per quanto le linee guida relative al Covid-19 siano al centro dell’attenzione – e non potrebbe essere altrimenti – è importante non dimenticarsi delle normative inerenti al comportamento in pista, nella fattispecie di quelle che regolamentano l’uso del casco.
A tal proposito, infatti, devi sapere che il Decreto legislativo n. 40 del 28 febbraio 2021 ha introdotto una novità sostanziale che va a modificare la legge di riferimento in materia, ovvero la 363/03 del 2005. In base all’articolo 8 di questa legge, è obbligatorio indossare il casco per la pratica di sci alpino e snowboard per tutti i soggetti di età inferiore ai quattordici anni.
Ebbene, questa regola avrà valore fino al 31 dicembre 2021.
A partire dal 1° gennaio 2022, invece, entrerà in vigore la nuova normativa che prevede l’obbligatorietà estesa a tutti i minorenni con l’integrazione di tale obbligo anche per le attività di slitta, slittino e telemark. Resta inteso, invece, che l’uso del casco da sci è obbligatorio anche per gli adulti nel caso in cui si pratichi qualsiasi sport invernale a livello agonistico e per le attività di sport acrobatici negli snowpark.
Casco sulle piste da sci: perché è importante usarlo anche da adulti
Il fatto che le leggi concedano ai maggiorenni la possibilità di sciare o di usare lo snowboard in pista senza casco, non significa che questa sia una buona abitudine. Fortunatamente la maggior parte degli sciatori e dei rider questo lo sa, e non è un caso che la percentuale di discesisti che utilizza il casco da sci sia nettamente superiore rispetto a coloro i quali praticano attività sportiva in montagna senza.
Il perché è facilmente spiegabile: la prima regola da adottare in pista – per quanto non scritta – è il buon senso, e chi è appassionato di sport invernali solitamente ne ha da vendere. Chi pratica lo sci o lo snowboard (anche a livello non agonistico) sa bene che il rischio di cadere o di avere una collisione con un altro sciatore è sempre dietro l’angolo; e sa anche che in pista non è importante solamente usare la testa, ma anche proteggerla!
Al di là della sicurezza, però, ci sono anche altri motivi per cui dovresti usare il casco. Forse non lo sai, ma il casco protegge dal freddo più della cuffia e, in presenza di condizioni meteo avverse, ti consente di mantenere la testa asciutta.
E poi, diciamocela tutta: questo accessorio è un elemento che contribuisce a rendere il tuo outfit originale e distintivo, visti i numerosi modelli con design particolari e accattivanti prodotti dai principali brand del settore. L’aspetto estetico ha sempre una certa importanza, è innegabile. Tuttavia, quando ti accingi ad acquistare un casco da sci, la prima cosa da tenere in considerazione sono le certificazioni.
Le certificazioni del casco da sci
Così come avviene per i caschi delle motociclette, anche i caschi da sci devono rispettare determinati parametri per assicurare la giusta protezione; i produttori, dunque, devono provvedere a ottenere l’omologazione.
Ricorda che indossare un casco non omologato comporta il sequestro da parte delle autorità; ma soprattutto non garantisce la tutela della tua incolumità, motivo principale per cui lo acquisti. Ecco perché nella scelta del tuo casco da sci è importante che ti accerti che esso abbia una certificazione adeguata all’uso che devi farne.
La certificazione UNI EN 1077 CE, ad esempio, è quella richiesta dalla legge italiana sia per i caschi di tipo A (destinati all’uso agonistico) sia per quelli di tipo B (più adatti per chi pratica gli sport invernali con meno frequenza), mentre le certificazioni EN12492 e UIAA106 sono quelle relative ai caschi da sci alpinismo, che oltre a proteggere dagli urti devono assicurare un’adeguata difesa dalla caduta di sassi.
Laddove l’uso del casco è obbligatorio, non indossarlo significa andare incontro a sanzioni amministrative che vanno dai 50 ai 100 €; per questa e per altre ragioni, dunque, è importante che tu provveda a integrarlo nel tuo kit da sciatore, specialmente se non hai ancora compiuto diciotto anni.
In conclusione
Indossare il casco da sci in pista è un obbligo solamente in determinati casi.
Tuttavia, utilizzare questo accessorio anche nelle situazioni in cui non è la legge a importelo potrebbe rivelarsi utile e opportuno. Dai un’occhiata alla nostra selezione di caschi da sci. Nel nostro negozio online troverai solamente attrezzature e capi di abbigliamento da sci dei migliori marchi.
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Photocredit: Head Ski