Sci fuori dai tracciati battuti e categorie: scopri la principale differenza tra sci freeride e sci alpinismo.
Negli ultimi tempi gli appassionati di sci sulla neve fresca sono aumentati tantissimo.
Un po’ perché le piste sono chiuse, ma anche perché in tanti hanno riscoperto la voglia di divertirsi sugli sci, esplorando allo stesso tempo la natura.
In questo settore le categorie più nominate sono lo sci freeride e lo sci alpinismo, ma non tutti sanno esattamente in che cosa si differenziano.
Che cosa cambia?
L’attrezzatura che si utilizza, la modalità di sciata o entrambe le cose?
In questo articolo ti vogliamo parlare della differenza tra sci freeride e sci alpinismo, due tra le modalità di sciata fuori pista più amate!
Sci alpinismo e sci freeride: ecco in che cosa si differenziano
Chi decide di iniziare a praticare lo sci fuori pista solitamente lo fa per divertirsi sugli sci su sentieri sempre diversi e per esplorare il fascino della natura incontaminata, che sa sempre come stupirci.
Inoltre sciare sulla neve fresca è molto diverso che sciare sui sentieri battuti: oltre che essere più complicato, per certi versi può essere anche più divertente e stimolante.
Ma anche lo sci fuori pista non è sempre uguale, infatti esistono diverse categorie, tra le quali le principali sono lo sci freeride e lo sci alpinismo.
La principale differenza tra sci freeride e sci alpinismo consiste nel metodo di risalita, che di conseguenza incide anche sull’attrezzatura e sull’esperienza di sciata in generale.
Lo sci alpinismo è la categoria sciistica che prende spunto dallo sci più autentico, infatti sia la discesa che la salita avvengono con gli sci ai piedi.
Quando si pratica sci freeride invece si punta tutto sulla discesa, infatti gli sci vengono utilizzati solo una volta raggiunta l’altezza desiderata.
Ma c’è di più e nei prossimi paragrafi vogliamo entrare nei dettagli.
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Sci alpinismo: fino alla vetta con le tue gambe
Chi decide di praticare sci alpinismo oltre che voler vivere l’adrenalina della discesa, ama anche esplorare la montagna, salendo in vetta autonomamente.
La salita avviene senza fretta: ognuno segue i suoi tempi, perché lo scopo principale di questa disciplina è stare in mezzo alla montagna per più tempo possibile, per godere dei panorami mozzafiato, del profumo della vegetazione e del senso di libertà che è in grado di offrirci solo la natura più selvaggia.
Naturalmente per affrontare le salite sulla neve è necessario indossare degli sci da sci alpinismo leggeri e realizzati con una forma adeguata per minimizzare gli sforzi, e oltre a questi è necessario utilizzare anche le pelli di foca.
Infatti, il movimento che si compie per raggiungere le vette desiderate consiste nello slittamento dei piedi e non nel sollevamento. Alzare i piedi da terra significherebbe dover sostenere il peso dello scarpone, dello sci e naturalmente anche della gamba e della neve, quindi sarebbe troppo faticoso e meno performante.
Inizialmente, quando si pratica sci alpinismo, percorrere le salite non sarà semplicissimo perché per natura mentre camminiamo siamo portati ad alzare i piedi da terra, ma con un po’ di allenamento le soddisfazioni arrivano eccome!
Dopo aver raggiunto l’altezza desiderata con le proprie gambe poi, via le pelli e arriva il momento della discesa sulla neve fresca.
Ti consigliamo di praticare sci alpinismo solo dopo aver acquisito un po’ di pratica sulle piste battute, infatti, al contrario di quanto possa pensare, la parte più complicata si potrebbe rivelare proprio la discesa e non la salita.
Questo perché fuori pista la neve può assumere diverse consistenze: può essere crostosa, molto soffice e difficile da percorrere, pertanto è importante che tu abbia già acquisito almeno un livello medio di tecnica.
Sci freeride: dritto verso la discesa
Abbiamo già chiarito che la principale differenza tra sci freeride e sci alpinismo consiste nella salita. Mentre con lo sci alpinismo la salita è lenta, quando si pratica freeride l’obiettivo è arrivare ad un punto da cui si possa iniziare a scendere con gli sci anche in tempi rapidi.
Dunque come avviene la risalita in quota non ha importanza, ci si può arrivare con un gatto delle nevi, con una motoslitta o un elicottero, oppure tramite gli impianti di risalita. La modalità è indifferente.
Se scegli di praticare questa disciplina sciistica quindi, potrai optare su un paio di sci freeride un po’ più pesanti rispetto a quelli da sci alpinismo, che naturalmente per garantire le giuste prestazioni su neve fresca devono essere abbastanza larghi e più corti rispetto agli sci da pista.
Anche nel caso in cui decidessi di praticare sci freeride ti consigliamo di fare prima di un po’ di pratica nei sentieri più semplici, perché la sciata su neve fresca può generare non poche difficoltà.
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Per concludere
Come hai potuto leggere sia sci alpinismo che sci freeride hanno in comune la discesa su neve fresca, ma si differenziano per la modalità di risalita.
Opta per lo sci alpinismo se ami esplorare la natura, se ti piace trascorrere tanto tempo ad alta quota e arrivare alla vetta solo con le tue forze.
Se invece ciò che cerchi è solo l’adrenalina delle discese sui manti nevosi più soffici e preferisci arrivare in vetta in tempi rapidi, meglio optare per lo sci freeride.
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